Caratteristica Pericolo HP6

HP 6 “Tossicità acuta”:
identifica i rifiuti che possono provocare effetti tossici acuti in seguito alla somministrazione per via orale, cutanea o inalatoria. Questi materiali contengono sostanze chimiche altamente pericolose che possono causare danni immediati alla salute umana.
Se la somma delle concentrazioni di tutte le sostanze contenute in un rifiuto, classificate con una classe e categoria di pericolo di tossicità acuta e un codice di indicazione di pericolo di cui alla tabella 5, supera o raggiunge la soglia che figura nella suddetta tabella, il rifiuto è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 6. Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come tossica acuta, la somma delle concentrazioni è necessaria solo per le sostanze che rientrano nella stessa categoria di pericolo.
I seguenti valori limite sono da prendere in considerazione in sede di valutazione:
— per i codici Acute Tox. 1, 2 o 3 (H300, H310, H330, H301, H311, H331): 0,1 %;
— per il codice Acute Tox. 4 (H302, H312, H332): 1 %.
Tabella 5 — Codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo per i componenti di rifiuti e i relativi limiti di concentrazione ai fini della classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi di tipo HP 6
| Codici di classe e categoria di pericolo | Codici di indicazione di pericolo | Limite di concentrazione |
| Acute Tox.1 (Oral) | H300 | 0,1 % |
| Acute Tox. 2 (Oral) | H300 | 0,25 % |
| Acute Tox. 3 (Oral) | H301 | 5 % |
| Acute Tox 4 (Oral) | H302 | 25 % |
| Acute Tox.1 (Dermal) | H310 | 0,25 % |
| Acute Tox.2 (Dermal) | H310 | 2,5 % |
| Acute Tox. 3 (Dermal) | H311 | 15 % |
| Acute Tox 4 (Dermal) | H312 | 55 % |
| Acute Tox 1 (Inhal.) | H330 | 0,1 % |
| Acute Tox.2 (Inhal.) | H330 | 0,5 % |
| Acute Tox. 3 (Inhal.) | H331 | 3,5 % |
| Acute Tox. 4 (Inhal.) | H332 | 22,5 % |
Analisi approfondita della caratteristica di pericolo HP6 – Tossicità acuta
Introduzione
La caratteristica di pericolo HP6 – Tossicità acuta si riferisce a sostanze e miscele che possono provocare effetti nocivi immediati sulla salute umana a seguito di una singola esposizione. Questi effetti possono manifestarsi attraverso varie vie di assorbimento, tra cui inalazione, ingestione o contatto cutaneo, e dipendono dalla dose e dalla natura chimica della sostanza. La corretta identificazione e gestione di tali materiali sono essenziali per ridurre i rischi di avvelenamento e garantire la sicurezza degli operatori e dell’ambiente.
Definizione e criteri di classificazione
Cos’è la tossicità acuta?
La tossicità acuta si riferisce alla capacità di una sostanza di causare danni gravi o fatali nell’immediato dopo un’esposizione breve e intensa. Gli effetti possono variare in base alla dose e alla via di esposizione, con sintomi che includono:
- Problemi respiratori e irritazione polmonare in caso di inalazione.
- Avvelenamento sistemico se la sostanza viene ingerita.
- Lesioni cutanee o assorbimento attraverso la pelle con conseguenze interne.
Classificazione della tossicità acuta
Le sostanze HP6 vengono classificate in base a test biologici, considerando parametri come:
- DL50 (Dose Letale 50%): quantità di sostanza che provoca la morte del 50% degli organismi esposti.
- CL50 (Concentrazione Letale 50%): concentrazione di gas o vapori che causa la morte del 50% degli organismi esposti.
- Limiti di esposizione definiti da normative per la sicurezza umana.
Questi criteri aiutano a determinare il livello di rischio della sostanza e le misure di prevenzione da adottare.
Normative di riferimento
La gestione delle sostanze con tossicità acuta è disciplinata da diverse normative:
- Regolamento CLP (CE 1272/2008): stabilisce criteri di classificazione e obblighi di etichettatura per le sostanze tossiche.
- Regolamento (UE) n. 1357/2014: disciplina la classificazione dei rifiuti pericolosi, includendo HP6 tra le caratteristiche di pericolo da considerare.
- Direttiva REACH (CE 1907/2006): impone restrizioni sull’uso di sostanze chimiche pericolose e stabilisce limiti di esposizione per la protezione dei lavoratori.
- Normative OSHA e GHS: linee guida internazionali per la manipolazione e il trasporto di sostanze con tossicità acuta.
Le sostanze HP6 devono riportare pittogrammi di pericolo, tra cui il simbolo ☠️ per indicare il rischio di tossicità.
Rischi e conseguenze
L’esposizione accidentale a sostanze HP6 può provocare gravi conseguenze, tra cui:
- Intossicazioni acute, con effetti neurologici e metabolici.
- Danni agli organi interni, come fegato, reni e sistema nervoso centrale.
- Shock anafilattico o insufficienza respiratoria, nei casi più gravi.
- Rischi fatali, in caso di sovradosaggio o inalazione prolungata.
Esempio di incidente
Un caso noto riguarda l’intossicazione di lavoratori esposti a fosgene, un gas altamente tossico, in un impianto chimico. L’assenza di adeguate misure di contenimento ha provocato gravi danni respiratori agli operatori coinvolti.
Misure di prevenzione e sicurezza
Per ridurre i rischi legati alle sostanze HP6, è fondamentale adottare misure di sicurezza rigorose:
- Dispositivi di protezione individuale (DPI): utilizzo di maschere filtranti per gas tossici, guanti e abbigliamento protettivo.
- Sistemi di ventilazione: garantire ambienti di lavoro con estrazione forzata dei vapori nocivi.
- Monitoraggio della qualità dell’aria: impiego di sensori per rilevare la presenza di gas pericolosi.
- Piano di Emergenza Interna (P.E.I.) per gli impianti di gestione dei rifiuti: predisporre protocolli di risposta rapida in caso di fuoriuscite o esposizioni accidentali.
Associazione alla classificazione ADR
Le sostanze caratterizzate da HP6 – Tossicità acuta sono frequentemente associate alle classi di pericolo definite dall’ADR (Accordo europeo sul trasporto di merci pericolose su strada). Le classi più probabili per le sostanze HP6 includono:
- Classe 6.1 – Materie tossiche Questa categoria comprende sostanze che, per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, possono causare danni gravi alla salute o la morte. Molti composti chimici industriali e pesticidi tossici rientrano in questa classe.
- Classe 2 – Gas (sottocategoria 2.3 – Gas tossici) Comprende gas che, se inalati, possono provocare effetti letali. Esempi includono fosgene, cloro e ammoniaca, che presentano elevata tossicità acuta per l’uomo.
- Classe 3 – Liquidi infiammabili (se combinati con caratteristiche di tossicità) Alcuni solventi e miscele possono rientrare sia nella categoria dei liquidi infiammabili che in quella delle sostanze tossiche, imponendo restrizioni specifiche sul trasporto.
- Classe 8 – Materie corrosive (se il danno tossico è combinato con effetti corrosivi) Alcuni acidi e basi forti possono causare effetti tossici e corrosivi, richiedendo una doppia classificazione.
La corretta identificazione della classe ADR è fondamentale per garantire una gestione sicura del trasporto e ridurre i rischi di esposizione accidentale durante il tragitto.
Applicazioni e esempi pratici
Le sostanze HP6 sono presenti in vari settori industriali e sanitari:
- Industria chimica: solventi e reagenti con effetti tossici immediati.
- Produzione farmaceutica: sostanze attive con potenziale rischio di tossicità acuta.
- Agricoltura: pesticidi e insetticidi altamente tossici per l’uomo e l’ambiente.
📌 Esempi di CER per rifiuti molto tossici: Ecco alcuni codici CER che potrebbero identificare rifiuti HP6:
02 01 08* rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose
06 03 13* solidi contenenti cianuri
06 03 14* liquidi acquosi contenenti cianuri.
06 04 03* rifiuti contenenti arsenico
06 04 04* rifiuti contenenti mercurio
07 01 03* solventi alogenati, soluzioni di lavaggio e liquori madri
14 06 02* solventi alogenati e soluzioni di lavaggio contenenti solventi alogenati
20 01 13* solventi
20 01 19* pesticidi
20 01 21* tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio
🔎 Ecco alcune aziende specializzate nella gestione di rifiuti speciali:
- LUGS SRL: Servizi per aziende e privati – LUGS s.r.l.
- Multichimica Spa: Multichimica produzione solventi e diluenti rigenerazione
- SPHERAE SRL: BONIFICHE AMBIENTALI – Spherae
- Ecologica Srl: Ecologica.it – Multi Servizi Ambientale con oltre 25 anni di esperienza
- Greenthesis Group: GREENTHESIS ORBASSANO
- Sogeam SRL – Gestione e Smaltimento rifiuti: Gestione e smaltimento rifiuti industriali Milano | SOGEAM
- WTO | Servizi Ambientali: WTO S.r.l. – Servizi Ambientali
- TRE.SO SRL: TRE.SO S.R.L.
- Trieco Servizi Ambientali: Trieco servizi ambientali: Home
- Veolia: Veolia Water Technologies Italia Spa – Contatti, Prodotti e News – IndustryChemistry.com
- Herambiente: Gruppo Hera: la tua Multiservizi – Gruppo Hera
Best practices
Le aziende adottano rigidi protocolli di sicurezza, con limiti di esposizione, procedure di contenimento e formazione periodica degli operatori per garantire la manipolazione sicura delle sostanze HP6.
Conclusioni
La tossicità acuta rappresenta una delle principali categorie di pericolo per la salute umana. La corretta classificazione, il rispetto delle normative e l’applicazione delle misure di prevenzione sono essenziali per limitare i rischi. Inoltre, la redazione del Piano di Emergenza Interna (P.E.I.) negli impianti di gestione dei rifiuti è un elemento chiave per garantire una risposta efficace a eventuali esposizioni accidentali.
✅ Imballaggio sicuro – Devono essere contenuti in materiali resistenti per evitare dispersioni accidentali. ✅ Trasporto regolamentato – Devono essere movimentati secondo le normative ADR per il trasporto di merci pericolose. ✅ Smaltimento specializzato – Il trattamento deve avvenire in impianti certificati con procedimenti di neutralizzazione e distruzione.
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